La figura dell’HR e la natura motivante e coinvolgente della gamification
TIPOLOGIA: Workshop a pagamento
DATA / DURATA: 4 Ore | 2 Incontri da 2 ore
DATA E ORA: Le lezioni si svolgeranno sulla piattaforma Zoom dalle ore 15.00 alle 17.00, nei giorni 15 e 22 marzo 2021.
Obiettivi del workshop
Conta davvero avere un blog con numero imprecisato di visite, follower e mi piace sui canali Social che poi (vedi ultimo aggiornamento di Facebook) vengono rimossi da un giorno all’altro? Ha realmente un significato parlare di mission, appartenenza e valori quando poi questi vengono sistematicamente disattesi nell’agire quotidiano?
Mentre ci poniamo questa domanda stanno dilagando formatori, imprenditori, marketers e CEO (di se stessi) che hanno la formula magica per il successo, la divulgano in pompa magna, salvo poi essere anch’essi caduti insieme ai blogger nella trappola dei social, questo è quello che noi oggi chiamiamo “schiuma digitale”.
Ma è davvero tutto questo quello che serve OGGI alle aziende del domani?
Ovviamente no, perché alla fine sopravvivranno solo aziende, consulenti e professionisti che avranno saputo adattarsi realmente al nuovo in modo concreto, produttivo e sostenibile…e che le cose piuttosto che dirle le avranno fatte realmente…e aggiungiamo fatte bene!
In questo workshop faremo proprio questo, sposteremo il focus dalle perfette teorie accademiche profuse come un mantra salvifico a veri e propri progetti di modellazione delle organizzazioni e delle loro reti che hanno generato risultati concreti dimostrabili attraverso case studies e dati oggettivi.
Ci sono realtà che stanno andando avanti, provano, testano, falliscono e ripartono e così, a prescindere dal risultato, si stanno preparando nel modo migliore ad affrontare qualsiasi tsunami tecnologico e sociale, ma il problema è che non incidono in alcun modo sul cambiamento reale della propria organizzazione.
Altre invece che preferiscono rimanere ferme ed immobili, in attesa di certezze assolute, vogliono che qualcuno decida per loro dando certezze assolute se no nulla… ma sappiamo che anche questo è solo garanzia di fallimento.
C’è poi chi sceglie di partire a testa bassa con progetti innovativi coinvolgendo sempre gli stessi partner e fornitori perché per cambiare una relazione che funziona lo sappiamo…ce ne vuole! Manca poi un vero impatto di quanto fatto? Va beh… ma poi chi è in grado di misurare l’impatto di azioni di questo tipo?
“Tanto alla fine l’importante è che i progetti vengano fatti e si vedano se poi i dipendenti lavorano bene insieme nella logica della continuità dei nostri partner storici tanto meglio, giusto?”
No! Non c’è nulla di più sbagliato.
Perché quello che va capito è che il modo di creare i processi e le relazioni va radicalmente ridisegnato. Oggi la tecnologia permette di farlo, portando vantaggi rilevanti. Crollano quindi le organizzazioni a “silos” a vantaggio di processi più agili e orizzontali capaci di gestire in modo differente la progettualità dell’impresa.
Questo significa che il vecchio sistema di funzioni e relazioni aziendali non conta più nulla. Persone e processi devono lavorare e scorrere in modo integrato, ma come farlo?
(Qui il concetto è opposto, è proprio l’HR che può permettere il cambiamento, non è lui che va fatto sentire arretrato, quanto le aziende per cui lavora e per cui può divenire “importatore”, “abilitatore d’innovazione”).
Solo un nuovo ruolo della professione dell’HR può traghettare questi cambiamenti nelle aziende, lavorando prima sull’elemento fondamentale di ogni organizzazione, quello più imprevedibile, che ha la componente di maggior costo e di difficile gestione ma di grande valore: l’uomo.
Ma da dove iniziare?
Fondamentale prima un’analisi dell’azienda, poi sul mindset e solo dopo si possono condividere sistemi di pensiero innovativi in modalità agile da condividere con eventuali partner esterni.
Per fare tutto questo ci vuole una conoscenza certa del tema della digitalizzazione e di cosa realisticamente ci si può aspettare cercando di non lasciarsi troppo condizionare dallo storytelling aziendale dove la teoria supera spesso la pratica.
Ti basta considerare che il 67% dei progetti innovativi falliscono nel loro intento nella trasformazione digitale…e per fallimento non significa che la tecnologia non funziona significa piuttosto che non vengono adottati dalla rete, dai dipendenti, cioè dagli utilizzatori finali che dovrebbero subito comprenderne e coglierne i vantaggi.
Il workshop ti aiuterà a comprendere come il framework motivazionale della gamification possa essere utilizzato con piattaforme applicative per guidare l’azienda ad una corretta trasformazione digitale.
L’occasione giusta se dubiti della facilità (teorica) della digital transformation e vuoi comprendere come evitare che i tuoi progetti digitali aumentino la % dei fallimenti.
Attraverso case studies e veri e propri workshop, ti permetteremo di guidare realmente la trasformazione digitale della tua organizzazione.
Sarai in grado di comprendere:
- Cosa si nasconde dietro i progetti di digitalizzazione di successo
- Come va affrontato il processo di allineamento di mindset all’interno di un’organizzazione
- Come gestire la riorganizzazione nella trasformazione digitale per superare il tema dell’organizzazione a silos
- Come approcciare il cambio delle persone e lo spostamento di focus sulle soluzioni digitali
- Come creare fattivamente un progetto di gamification di successo in ambito vendite, organizzazione, produttività, HR o Learning
- Come fissare dei KPIs rilevanti e condivisi dall’ organizzazione nella fase pre/post
- Come misurare il ROI delle attività e l’impatto di un progetto di gamification su un’organizzazione
- Come vedere dei casi concreti che tangibilmente mettano in evidenza i vantaggi competitivi
Oltre a questi punti che saranno approfonditi in modo verticale e dettagliato verrà presentate anche la case history Fattoria dei Talenti. Una società in ambito HR che presenterà la propria esclusiva metodologia strutturata di servizi già integrata in un’applicazione HCM (human capital management) a supporto del day-by-day.
Programma del workshop
Primo incontro il giorno 15 Marzo, ore 15.00
- Cos’è la metodologia della gamification
- La metodologia e il “framework emotional designed”
- L’impatto della gamification sui dipendenti
- Definizione di KPI (key performance indicator)
Secondo incontro il giorno 22 Marzo, ore 15.00
- Come e perché le piattaforme HCM (human capital management) cambiano le organizzazioni
- Il caso Fattoria dei Talenti
- La soluzione HR adottata e impatto sul mercato
- Risultati, misurazione dei KPI e calcolo del ROI dell’investimento
- Conclusioni/domande
Chi non deve mancare
- Imprenditori
- HR Manager
- Sale Director
- Marketing manager
- Professionisti
- Manager che si occupano di marketing e vendita
Cosa potrai fare dopo il workshop
- Strutturare un progetto di gamification
- Coordinare un processo di co-design thinking
- Definire i KPI per comparti e le concatenazioni necessarie
- Definire le metriche di risposta per la valutazione del ROI
- Validare internamente il progetto prima del go live
Tariffe e sconti
I prezzi del workshop sono:
- Prezzo “early bird” fino al 1 marzo, 389€ (iva inclusa) anziché
449€ - Dal 2 al 14 marzo il prezzo sarà di 449€ (iva inclusa)
Adriano Gazzerro
CEO Whappy Srl
Dopo oltre 20 anni passati come consulente nel field marketing, loyalty e promozioni, comincia il suo percorso professionale nel modo digitale nel 2008. Nel 2014 crea la prima piattaforma italiana di gamification specifica per il mondo del retail, rivoluzionando i tradizionali processi aziendali di settore. Grazie al successo ottenuto e ad esperienze in differenti industry, ha identificato altri sviluppi applicativi della piattaforma in ambito HCM (human capital management), vendite, workforce management, e-learning, motivazione e produttività dei dipendenti, sempre applicando in modo strategico il concetto di gamification aziendale.
Ugo D'Alberto
Presidente Fattoria dei Talenti
La sua carriera professionale inizia nel 1993 nell’agenzia di comunicazione J. Walter Thompson con il ruolo di Account. Per circa 10 anni ha gestito campagne e budget di comunicazione in un contesto di comunicazione analogica; contestualmente inizia un percorso, per diventare business coach. Ad inizio 2019 fonda con Leonardo Moretti e Antonio Costantini, Fattoria dei Talenti; una delle prime società di consulenza direzionale in Italia in forma di cooperativa con focus specifico sulla gestione e motivazione delle HR.
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